Cosa facciamo - AriVigevano

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Associazione Radioamatori Italiani  -  Sezione Fondata nel 1956
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ARI Vigevano è partner del
Museo della
Tecnica Elettrica
Università di Pavia

Cosa facciamo

CHI SONO I RADIOAMATORI ?
            
Un po’ di storia
           
Le radiocomunicazioni nacquero come conseguenza di una serie di esperienze sui fenomeni elettrici effettuati da vari  scienziati, in paesi ed in epoche diverse. Ma fu Guglielmo Marconi che applicando le conoscenze dei precedenti ricercatori mise a punto nel 1895 il primo sistema pratico di ricezione e trasmissione delle onde radio.
In questa prima fase Marconi operava come sperimentatore e ricercatore puro cioè non legato ad interessi economico-industriali ed è pertanto a giusta ragione che viene considerato il primo radioamatore della storia.
Dopo le esperienze di Marconi, il quale riuscì per la prima volta ad effettuate anche ricetrasmissioni intercontinentali, si sviluppò attorno alla nuova invenzione un notevole interesse anche da parte di privati che iniziarono la costruzione di piccole stazioni radio atte alle comunicazioni per piccole e medie distanze ma sufficienti a svolgere una prima attività radiodilettantistica.
Le prime notizie di stazioni di radioamatori risalgono ai primi anni del 1900. Ma dopo la prima guerra mondiale lo sviluppo fu continuo e si potevano già contare migliaia di radioamatori in tutto il mondo.
Ma chi sono i radioamatori? Prima di giungere ad una definizione è utile capire quali erano e sono tuttora le motivazioni che spingono persone delle più diverse culture ed estrazione sociale ad interessarsi dell’affascinante mondo delle radiocomunicazioni, proveremo a sintetizzarne alcune:
La curiosità e il desiderio di sperimentare qualcosa fatto da sé;
La soddisfazione nel progettare e costruire cose che normalmente sono riservate a ristrette categorie di persone;
La soddisfazione e l'orgoglio che derivano dal collegarsi a grandi o a piccole distanze con i propri mezzi (cioè senza l'ausilio dei normali servizi di comunicazione);
Il desiderio di rendersi utile alla comunità in caso di emergenza mettendo al servizio le proprie capacità e i propri mezzi;
Il desiderio di apprendere sempre cose nuove che possono essere applicate alle radiocomunicazioni e siano fonte di sperimentazione;
Il desiderio di stabilire rapporti di amicizia e collaborazione in generale, con persone sparse in tutto il mondo appartenenti ad aree culturali diverse, al di là delle frontiere politiche, delle differenze di colore, razza e religione.
Tutte queste caratteristiche che contraddistinguono i radioamatori li hanno portati ad effettuare importanti scoperte utili a nuove applicazioni nel campo delle radiocomunicazioni.
Se poi vogliamo dare una definizione per così dire '' ufficiale " di radioamatore, i regolamenti internazionali recitano così:
" Un servizio di addestramento individuale, di intercomunicazione e di ricerca tecnica, effettuato da persone che si interessano alla radiotecnica e debitamente autorizzate, che hanno solo un personale interesse, senza scopo di lucro "
In conclusione essere un radioamatore è definito un '' Servizio di addestramento……" quindi per così dire un attività che si distingue da ogni altro "hobby" per il suo carattere educativo e sociale. Infatti ogni servizio per essere riconosciuto tale deve avere delle caratteristiche particolari e cioè:
- essere di pubblico interesse
- arrecare beneficio alla comunità
- essere necessario
In sintesi, tutto ciò potrebbe essere la risposta alla domanda iniziale: " Chi sono i radioamatori ? "



COSA FANNO I RADIOAMATORI ?

I radioamatori comunicano attraverso la radio scambiandosi le loro esperienze tecniche o anche solamente per il gusto di comunicare con altre persone, accomunate dalla stessa passione.
Attraverso la radio si possono collegare i paesi più lontani o le isole più sperdute instaurando a volte forti e durature amicizie. Le trasmissioni vengono effettuate sulle  frequenze radio assegnate internazionalmente al Servizio di Radioamatore.
Come si comunica? I radioamatori dalle loro postazioni possono contattare altri colleghi in vari modi:
TELEGRAFIA in codice Morse ricetrasmissione di punti e linee
TELEFONIA o FONIA usata per trasmettere la parola praticamente come le radio commerciali
MODI DIGITALI con la radio interfacciata al computer si è aperto un nuovo mondo di sperimentazione in continua evoluzione. Nel corso degli anni sono stati sviluppati diversi modi : RTTY, AMTOR, FAX SIMILE, JT65, ROS, PSK31. Oggi la maggiore diffusione si è concentata su FT8 e FT4 che operano sotto la soglia di rumore.
PONTI RIPETITORI per estendere la portata di alcune bande, sia in fonia tradizionale che con nuove tecniche digitali come DMR, D-STAR, C4FM che interfacciano la radio ad altri sistemi di comunicazione fino a creare vere e proprie reti.
SSTV per trasmettere immagini a scansione lenta in alternativa alla fonia.
ATV Amateur Television per trasmettere il video oltre alla fonia. DATV sperimentazione digitale di ATV.

PACKET RADIO o "trasmissione a pacchetti" in pratica, attraverso una rete che dialoga via radio anzichè via cavo, due o più computer possono trasmettere e ricevere messaggi, e-mail, immagini e files di qualsiasi tipo. Il modo APRS consente anche la localizzazione su mappe delle stazioni mobili, portatili e fisse. Anche il modo WINLINK usa lo stesso protocollo e consente l'invio/ricezione di e-mail via radio con zone non connesse a internet per calamità.
Le tecniche digitali stanno assumendo un ruolo sempre più importante e il progresso tecnologico crea nell'appassionato nuovi stimoli per la sperimentazione, infatti l'abbinamento radio-computer ormai è così diffuso tra i radioamatori che ha portato una vera rivoluzione.

Comunicazioni a lunga distanza o DX sono i collegamenti ai luoghi più lontani e difficili da collegare del pianeta. Collegate al DX vi sono anche le cosi dette "spedizioni" o Dx expedition. Infatti gruppi di radioamatori organizzano spedizioni nelle località dove questi sono praticamente assenti allo scopo di attivare temporaneamente nuove stazioni radio per gli appassionati a raggiungere il maggior numero possibile di paesi collegati. Le spedizioni possono essere effettuate su isole esotiche, nei posti più inospitali del pianeta oppure anche in paesi dove l'attività radiantistica non si sia ancora sviluppata. Questo genere di attività richiede un non comune spirito di avventura e adattabilità.
I Contest in pratica sono gare nelle quali i radioamatori cercano di avere contatti con il maggior numero di stazioni possibile. Di queste gare ne esistono diverse tipologie con regolamenti specifici.
Satellite. I radioamatori hanno messo in orbita satelliti per comunicazione che sono in grado di ricevere e ritrasmettere i segnali inviati da terra.
EME (Earth-Moon-Earth) collegamenti via luna sfruttando la riflessione delle onde radio sulla superficie lunare.
Meteor scatter collegamenti sfruttando la riflessione delle onde radio sulle tracce ionizzate lasciate nell'atmosfera dalle meteoriti.
A.R.D.F  Amateur Radio Direction Finding; sono gare di radio-localizzazione di trasmettitori nascosti normalmente disposti su di un percorso, con l'aiuto di una radio ricevente ed una antenna direttiva portatile bisogna scoprire da dove viene emesso il segnale. E' una vera gara sportiva ed esiste un campionato mondiale.

I radioamatori ancora oggi si rivelano utili nelle situazioni d'emergenza collaborando con la protezione civile quando le normali comunicazioni sono inesistenti o interrotte dalle calamità.
Inoltre, quando richiesto, forniscono servizio di radioassistenza a gare sportive e manifestazioni varie.
Tutte queste attività vengono espletate sulle frequenze radio a loro assegnate

Molti radioamatori si dedicano all'autocostruzione sperimentando nuovi circuiti o antenne, altri elaborano software per modi digitali, è doveroso dire che in questo campo ci sono bravi tecnici che danno il loro contributo alla conoscenza e divulgazione della materia. In linea di massima comunque i radioamatori per definizione sono un po’ tutti autocostruttori, infatti chi non si è cimentato in qualche realizzazione vuoi per migliorare la propria stazione radio vuoi per la voglia di sperimentare qualcosa fatto da sé.

E' d'uso fra i radioamatori che ogni collegamento (QSO) sia confermato da una QSL, in pratica una cartolina personalizzata con il proprio nominativo e i dati del  collegamento che conferma l'avvenuto contatto. La spedizione della QSL può avvenire via diretta, oppure via associazione. Consegnando le QSL in sezione sarà poi compito dell'ARI farle arrivare al vostro corrispondente senza nessuna spesa, tutto questo anche quando le dovrete ricevere. L'evoluzione ha portato alla diffusione anche delle E-QSL simili a quelle tradizionali cartacee ma in formato elettronico che hanno il vantaggio di potere essere recapitate e ricevute via internet in tempo reale al collegamento. Le QSL rappresentano la prova tangibile dell'avvenuto collegamento. E' motivo di orgoglio per un radioamatore possedere migliaia di QSL provenienti da tutto il mondo.
L'uso del "codice Q", come anche " l'alfabeto fonetico ", e' molto diffuso tra i radioamatori al punto da diventare linguaggio di uso corrente anche al di fuori dei collegamenti.

I Diplomi sono particolari attestati promossi da varie associazioni con regolamenti diversi.
Il radioamatore per conseguire un determinato diploma deve soddisfare quelle caratteristiche che il regolamento prevede. Per fare un esempio: dimostrare di aver collegato almeno 100 paesi nel mondo, oppure dimostrare di aver collegato tutti i paesi nell'oceano pacifico, oppure dimostrare di aver collegato tutte le province italiane, ecc. I diplomi sono moltissimi con i regolamenti più disparati, vi sono diplomi facili da conseguire ed altri che necessitano anni di attività e perseveranza. In ogni caso chi si interessa a questa attività avrà   modo di trovare sempre nuovi incentivi.

In questo capitolo si è cercato di descrivere le principali attività che un  radioamatore può svolgere ma niente vieta che un radioamatore usi la radio per comunicare o più semplicemente per fare nuove conoscenze ed instaurare amicizie personali.



LA STAZIONE RADIO
            
Non è semplice parlare di questo argomento in quanto i fattori che determinano l'assemblaggio di una stazione radio sono molteplici e possono dipendere da vari aspetti: tecnici - economici - logistici e, in ultima analisi, personali. Inoltre le caratteristiche di una stazione radio dipendono dal tipo di attività che si desidera svolgere.
Pertanto ci sforzeremo di dare indicazioni generiche che potrebbero anche risultare ovvie e scontate.
Come apparecchiatura è necessario un apparato ricetrasmittente, ce ne sono diversi tipi sul mercato, variano per caratteristiche e per prezzo. In linea teorica l'apparecchiatura di costo superiore offrirà prestazioni superiori.
Nell'acquisto di un apparecchiatura potrebbe essere utile considerare il rapporto prezzo-prestazioni, esiste poi anche un mercato dell'usato con ottime occasioni che offrono buone apparecchiature a prezzi convenienti.
Per i più intraprendenti un'altra soluzione potrebbe essere l'autocostruzione, per la quale è necessario un certo bagaglio tecnico, una strumentazione adeguata, tanta buona volontà e magari l'aiuto di qualche radioamatore esperto.
Accessori per la nostra stazione sono: l'alimentatore, microfono, cuffia, tasto telegrafico, misuratore di R.O.S. ecc.

Indispensabile per la radio è un impianto d'antenna e anche in questo campo il mercato presenta un' ampia possibilità di scelta, si può scegliere una antenna verticale, oppure una direttiva con più elementi o anche semplicemente una antenna dipolo (uno spezzone di filo opportunamente calcolato realizzabile da tutti senza particolari difficoltà).
Anche i costi delle antenne sono variabili da tipo a tipo, si può spaziare tra l'acquisto di costose antenne a più elementi o l'autocostruzione di un dipolo con una modesta spesa. In questo campo forse l'autocostruzione offre più possibilità consentendo a volte risultati addirittura migliori rispetto ad antenne commerciali.

Il campo dell'autocostruzione ovviamente non è semplicissimo, esso richiede che il principiante sia in  possesso di un certo bagaglio tecnico, abbia pazienza non si scoraggi davanti a eventuali fallimenti iniziali. In ultima analisi è la strada più difficile, la meno veloce, però senza ombra di dubbio è anche quella che dà più soddisfazione, in poche parole, essa rispecchia in pieno lo spirito del radioamatore che dopotutto è uno sperimentatore.
Bisogna ricordare che molti decenni or sono non esistevano apparecchiature commerciali pronte all'uso, quindi il radioamatore per forza di cose doveva costruirsi tutto da solo.
Una delle cose importanti del nostro "hobby" è che ancora oggi, in un epoca dove le industrie ci offrono apparati con elevata tecnologia, c'è la possibilità di creare qualcosa da sé.
Come premesso è impossibile esaurire l'argomento in oggetto nello spazio di una pagina, si potrebbero scrivere interi libri su come assemblare una stazione radio, l'importante è capire che potenzialmente esiste un ventaglio molto esteso di possibilità e di scelte.
Un'altra cosa non meno importante è che non basta avere la radio e l'antenna più costose per ritenersi radioamatore.
Essere radioamatore comporta anche un modo di essere, una certa idea della radio e della comunicazione, nonché una certa modestia nell'affacciarsi a questo meraviglioso mondo. (Vedi: "Etica e Modalità Operative")



S W L  ( Short Wave Listener )
                  
Short Wave Listener ovvero ascoltatore delle onde corte, o ancora più semplicemente anche stazione di ascolto.
Questo è uno dei modi per poter accedere all’affascinante mondo della radio; indubbiamente per diventare un buon radioamatore sarebbe opportuno essere SWL cioè ascoltare e familiarizzare con il mondo radiantistico, con i suoi termini, il modo di operare e la sua etica.
Vi sono modi diversi di affrontare questo tipo di attività, c’è chi diventa SWL in funzione di una futura attività radioamatoriale, ma anche chi la sceglie indipendentemente dal diventare poi radioamatore.
Sono molti i campi a cui un SWL può dedicarsi, ma noi tratteremo principalmente di chi si interessa  dell’ascolto sulle gamme radiantistiche.
Le attività svolte dall’ SWL sulle bande radioamatoriali sono perfettamente uguali a quelle di un radioamatore (vedi: "cosa fanno i radioamatori") al punto che si può semplicemente dire che un SWL è un radioamatore che non trasmette.
L’ SWL può richiedere un proprio nominativo di ascolto semplicemente con una domanda e non è necessario sostenere esami.
Può avere una sua cartolina QSL con il proprio nominativo e inviare rapporti di ascolto ai vari radioamatori ascoltati sulle gamme e ricevere a sua volta le QSL, ovviamente può partecipare a gare e avere diplomi al pari dei radioamatori.
Se iscritti all’A.R.I. usufruiscono degli stessi servizi e vengono iscritti all’A.R.I. Radio Club creato appositamente ed in funzione agli SWL.
In ogni caso il concetto che si vuole esprimere è che essere SWL non è un attività complementare al radioamatore o solamente un passaggio in attesa di licenza (può essere anche questo) ma soprattutto un modo di vivere la radio.
Inoltre per iniziare questo tipo di attività basta un semplice ricevitore adatto allo scopo, un’antenna anche molto semplice per esempio un spezzone di filo e si può già iniziare a fare ascolto.




Un SWL per eccellenza Giuseppe Zella, noto per le sue numerose pubblicazioni, ed una storica cartolina QSL con l'antenna che utilizzava all'inizio dell'attività.














Carta azimutale 50x70 cm realizzata da Giuseppe Zella nel 1980, sempre attuale, centrata sul nostro QTH. (clicca per ingrandire)










COME SI DIVENTA RADIOAMATORI

Come già detto i radioamatori svolgono la loro attività su varie frequenze radio assegnate internazionalmente al servizio di radioamatore. Per diventare radioamatore non è necessario nessun titolo di studio, ma bisogna superare un esame, dopodiché il Ministero competente per le Comunicazioni rilascerà una patente di stazione di radioamatore e successivamente la relativa autorizzazione. La prova d'esame consiste in un questionario che affronta argomenti di elettrotecnica, radiotecnica, antenne, propagazione ecc…nonché una parte legislativa che regola le radiocomunicazioni. Naturalmente per sostenere l'esame bisogna acquisire un minimo di conoscenza della materia. Per affrontare l'esame non necessitano particolari doti ma solo un po’ di pazienza e serietà da parte del candidato. Una volta in possesso della patente di radio operatore, si potrà inviare la domanda al Ministero competente per il rilascio dell'autorizzazione. Si potrebbe dire che la patente attesta le cognizioni tecniche, mentre l'autorizzazione permette di operare dalla propria residenza con apparecchiature radio trasmittenti nelle apposite gamme di frequenza e rilascia un nominativo dal quale il radioamatore potrà essere identificato. In pratica ogni radioamatore ha un nominativo che lo contraddistingue formato da un prefisso per la nazionalità ed un suffisso personale a scopo identificativo. Ad esempio si consideri il nominativo IK2AVH : il prefisso e' IK2 dove IK determina la nazione Italia ed il numero 2 la regione di appartenenza Lombardia, AVH è il suffisso identificativo personale. Infatti internazionalmente ad ogni nazione è stato assegnato un prefisso diverso in modo da poter stabilire la nazionalità di appartenenza Es. Italia "I" - Francia "F" Inghilterra "G" ecc..



Il corso di preparazione all'esame

            
Lo scopo è di preparare gli aspiranti radioamatori ad una conoscenza di base dei fenomeni radioelettrici, delle norme legislative che regolano le radiocomunicazioni nonché delle norme comportamentali che un radioamatore deve osservare. E' indispensabile un libro di testo specifico. In Lombardia la tipologia d'esame da diversi anni e' passata ai quiz seguendo una logica piu' moderna del vecchio componimento scritto usato in passato. Per il corso la nostra sezione programma lezioni settimanali che si tengono in sede per un certo periodo dell'anno. Legato a questo argomento è dedicato l'indirizzo e-mail corsi@arivigevano.net sul quale poi ogni aspirante riceverà informazioni e comunicazioni, potrà anche formulare domande e ricevere risposte. In un contesto tecnologico dove radio e computer si sono amalgamati ormai in modo evidente, non e' piu' pensabile affrontare oggi l'attivita' di radioamatore senza il supporto diretto dell'informatica. Tutto questo richiede ovviamente un po’ di impegno e passione ma, alla fine, una preparazione condotta seriamente consentira' di superare agevolmente la prova. Per le modalita' di iscrizione al corso e' sufficiente seguire alcune semplici istruzioni che trovate nella sezione "Puoi farlo anche tu". Invitiamo gli interessati a visitare la nostra sede in Vigevano dove saremo lieti di fornire informazioni e chiarimenti.



FREQUENZE RADIOAMATORIALI
Bande di frequenza e potenza massima consentita, assegnate al servizio di radioamatore in Italia.

Sul sito dell'Associazione Radioamatori Italiani è pubblicato lo spettro delle frequenze assegnate per il servizio di radioamatore in Italia e la relativa potenza massima consentita in trasmissione.  Le normative vengono stabilite dal Ministero competente per le Comunicazioni.

Link utili :




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