Cosa facciamo
CHI SONO I RADIOAMATORI ?
Un po’ di storia

Dopo le esperienze di Marconi, il quale riuscì per la prima volta ad effettuate anche ricetrasmissioni intercontinentali, si sviluppò attorno alla nuova invenzione un notevole interesse anche da parte di privati che iniziarono la costruzione di piccole stazioni radio atte alle comunicazioni per piccole e medie distanze ma sufficienti a svolgere una prima attività radiodilettantistica.
Le prime notizie di stazioni di radioamatori risalgono ai primi anni del 1900. Ma dopo la prima guerra mondiale lo sviluppo fu continuo e si potevano già contare migliaia di radioamatori in tutto il mondo.
Ma chi sono i radioamatori? Prima di giungere ad una definizione è utile capire quali erano e sono tuttora le motivazioni che spingono persone delle più diverse culture ed estrazione sociale ad interessarsi dell’affascinante mondo delle radiocomunicazioni, proveremo a sintetizzarne alcune:
La curiosità e il desiderio di sperimentare qualcosa fatto da sé;
La soddisfazione nel progettare e costruire cose che normalmente sono riservate a ristrette categorie di persone;
La soddisfazione e l'orgoglio che derivano dal collegarsi a grandi o a piccole distanze con i propri mezzi (cioè senza l'ausilio dei normali servizi di comunicazione);
Il desiderio di rendersi utile alla comunità in caso di emergenza mettendo al servizio le proprie capacità e i propri mezzi;
Il desiderio di apprendere sempre cose nuove che possono essere applicate alle radiocomunicazioni e siano fonte di sperimentazione;
Il desiderio di stabilire rapporti di amicizia e collaborazione in generale, con persone sparse in tutto il mondo appartenenti ad aree culturali diverse, al di là delle frontiere politiche, delle differenze di colore, razza e religione.
Tutte queste caratteristiche che contraddistinguono i radioamatori li hanno portati ad effettuare importanti scoperte utili a nuove applicazioni nel campo delle radiocomunicazioni.
Se poi vogliamo dare una definizione per così dire '' ufficiale " di radioamatore, i regolamenti internazionali recitano così:
" Un servizio di addestramento individuale, di intercomunicazione e di ricerca tecnica, effettuato da persone che si interessano alla radiotecnica e debitamente autorizzate, che hanno solo un personale interesse, senza scopo di lucro "
In conclusione essere un radioamatore è definito un '' Servizio di addestramento……" quindi per così dire un attività che si distingue da ogni altro "hobby" per il suo carattere educativo e sociale. Infatti ogni servizio per essere riconosciuto tale deve avere delle caratteristiche particolari e cioè:
- essere di pubblico interesse
Tutte queste caratteristiche che contraddistinguono i radioamatori li hanno portati ad effettuare importanti scoperte utili a nuove applicazioni nel campo delle radiocomunicazioni.
Se poi vogliamo dare una definizione per così dire '' ufficiale " di radioamatore, i regolamenti internazionali recitano così:
" Un servizio di addestramento individuale, di intercomunicazione e di ricerca tecnica, effettuato da persone che si interessano alla radiotecnica e debitamente autorizzate, che hanno solo un personale interesse, senza scopo di lucro "
In conclusione essere un radioamatore è definito un '' Servizio di addestramento……" quindi per così dire un attività che si distingue da ogni altro "hobby" per il suo carattere educativo e sociale. Infatti ogni servizio per essere riconosciuto tale deve avere delle caratteristiche particolari e cioè:
- essere di pubblico interesse
- arrecare beneficio alla comunità
- essere necessario
In sintesi, tutto ciò potrebbe essere la risposta alla domanda iniziale: " Chi sono i radioamatori ? "
COSA FANNO I RADIOAMATORI ?
I radioamatori comunicano attraverso la radio scambiandosi le loro esperienze tecniche o anche solamente per il gusto di comunicare con altre persone, accomunate dalla stessa passione.
Attraverso la radio si possono collegare i paesi più lontani o le isole più sperdute instaurando a volte forti e durature amicizie. Le trasmissioni vengono effettuate sulle frequenze radio assegnate internazionalmente al Servizio di Radioamatore.Come si comunica? I radioamatori dalle loro postazioni possono contattare altri colleghi in vari modi:
TELEGRAFIA in codice Morse ricetrasmissione di punti e linee
TELEFONIA o FONIA usata per trasmettere la parola praticamente come le radio commerciali
MODI DIGITALI con la radio interfacciata al computer si è aperto un nuovo mondo di sperimentazione in continua evoluzione. Nel corso degli anni sono stati sviluppati diversi modi : RTTY, AMTOR, FAX SIMILE, JT65, ROS, PSK31. Oggi la maggiore diffusione si è concentata su FT8 e FT4 che operano sotto la soglia di rumore.
PONTI RIPETITORI per estendere la portata di alcune bande, sia in fonia tradizionale che con nuove tecniche digitali come DMR, D-STAR, C4FM che interfacciano la radio ad altri sistemi di comunicazione fino a creare vere e proprie reti.
PONTI RIPETITORI per estendere la portata di alcune bande, sia in fonia tradizionale che con nuove tecniche digitali come DMR, D-STAR, C4FM che interfacciano la radio ad altri sistemi di comunicazione fino a creare vere e proprie reti.
SSTV per trasmettere immagini a scansione lenta in alternativa alla fonia.
ATV Amateur Television per trasmettere il video oltre alla fonia. DATV sperimentazione digitale di ATV.


I Contest in pratica sono gare nelle quali i radioamatori cercano di avere contatti con il maggior numero di stazioni possibile. Di queste gare ne esistono diverse tipologie con regolamenti specifici.
Satellite. I radioamatori hanno messo in orbita satelliti per comunicazione che sono in grado di ricevere e ritrasmettere i segnali inviati da terra.
EME (Earth-Moon-Earth) collegamenti via luna sfruttando la riflessione delle onde radio sulla superficie lunare.
Meteor scatter collegamenti sfruttando la riflessione delle onde radio sulle tracce ionizzate lasciate nell'atmosfera dalle meteoriti.
A.R.D.F Amateur Radio Direction Finding; sono gare di radio-localizzazione di trasmettitori nascosti normalmente disposti su di un percorso, con l'aiuto di una radio ricevente ed una antenna direttiva portatile bisogna scoprire da dove viene emesso il segnale. E' una vera gara sportiva ed esiste un campionato mondiale.

I radioamatori ancora oggi si rivelano utili nelle situazioni d'emergenza collaborando con la protezione civile quando le normali comunicazioni sono inesistenti o interrotte dalle calamità.
Inoltre, quando richiesto, forniscono servizio di radioassistenza a gare sportive e manifestazioni varie.
Tutte queste attività vengono espletate sulle frequenze radio a loro assegnate
Molti radioamatori si dedicano all'autocostruzione sperimentando nuovi circuiti o antenne, altri elaborano software per modi digitali, è doveroso dire che in questo campo ci sono bravi tecnici che danno il loro contributo alla conoscenza e divulgazione della materia. In linea di massima comunque i radioamatori per definizione sono un po’ tutti autocostruttori, infatti chi non si è cimentato in qualche realizzazione vuoi per migliorare la propria stazione radio vuoi per la voglia di sperimentare qualcosa fatto da sé.


L'uso del "codice Q", come anche " l'alfabeto fonetico ", e' molto diffuso tra i radioamatori al punto da diventare linguaggio di uso corrente anche al di fuori dei collegamenti.

I Diplomi sono particolari attestati promossi da varie associazioni con regolamenti diversi.
Il radioamatore per conseguire un determinato diploma deve soddisfare quelle caratteristiche che il regolamento prevede. Per fare un esempio: dimostrare di aver collegato almeno 100 paesi nel mondo, oppure dimostrare di aver collegato tutti i paesi nell'oceano pacifico, oppure dimostrare di aver collegato tutte le province italiane, ecc. I diplomi sono moltissimi con i regolamenti più disparati, vi sono diplomi facili da conseguire ed altri che necessitano anni di attività e perseveranza. In ogni caso chi si interessa a questa attività avrà modo di trovare sempre nuovi incentivi.In questo capitolo si è cercato di descrivere le principali attività che un radioamatore può svolgere ma niente vieta che un radioamatore usi la radio per comunicare o più semplicemente per fare nuove conoscenze ed instaurare amicizie personali.
LA STAZIONE RADIO
Non è semplice parlare di questo argomento in quanto i fattori che determinano l'assemblaggio di una stazione radio sono molteplici e possono dipendere da
vari aspetti: tecnici - economici - logistici e, in ultima analisi, personali. Inoltre le caratteristiche di una stazione radio dipendono dal tipo di attività che si desidera svolgere.
Pertanto ci sforzeremo di dare indicazioni generiche che potrebbero anche risultare ovvie e scontate.
Come apparecchiatura è necessario un apparato ricetrasmittente, ce ne sono diversi tipi sul mercato, variano per caratteristiche e per prezzo. In linea teorica l'apparecchiatura di costo superiore offrirà prestazioni superiori.
Nell'acquisto di un apparecchiatura potrebbe essere utile considerare il rapporto prezzo-prestazioni, esiste poi anche un mercato dell'usato con ottime occasioni che offrono buone apparecchiature a prezzi convenienti.
Per i più intraprendenti un'altra soluzione potrebbe essere l'autocostruzione, per la quale è necessario un certo bagaglio tecnico, una strumentazione adeguata, tanta buona volontà e magari l'aiuto di qualche radioamatore esperto.
Accessori per la nostra stazione sono: l'alimentatore, microfono, cuffia, tasto telegrafico, misuratore di R.O.S. ecc.
Nell'acquisto di un apparecchiatura potrebbe essere utile considerare il rapporto prezzo-prestazioni, esiste poi anche un mercato dell'usato con ottime occasioni che offrono buone apparecchiature a prezzi convenienti.
Per i più intraprendenti un'altra soluzione potrebbe essere l'autocostruzione, per la quale è necessario un certo bagaglio tecnico, una strumentazione adeguata, tanta buona volontà e magari l'aiuto di qualche radioamatore esperto.
Accessori per la nostra stazione sono: l'alimentatore, microfono, cuffia, tasto telegrafico, misuratore di R.O.S. ecc.
Indispensabile per la radio è un impianto d'antenna e anche in questo campo il mercato presenta un' ampia possibilità di scelta, si può scegliere una antenna verticale, oppure una direttiva con più elementi o anche semplicemente una antenna dipolo (uno spezzone di filo opportunamente calcolato realizzabile da tutti senza particolari difficoltà).
Anche i costi delle antenne sono variabili da tipo a tipo, si può spaziare tra l'acquisto di costose antenne a più elementi o l'autocostruzione di un dipolo con una modesta spesa. In questo campo forse l'autocostruzione offre più possibilità consentendo a volte risultati addirittura migliori rispetto ad antenne commerciali.
Anche i costi delle antenne sono variabili da tipo a tipo, si può spaziare tra l'acquisto di costose antenne a più elementi o l'autocostruzione di un dipolo con una modesta spesa. In questo campo forse l'autocostruzione offre più possibilità consentendo a volte risultati addirittura migliori rispetto ad antenne commerciali.
Il campo dell'autocostruzione ovviamente non è semplicissimo, esso richiede che il principiante sia in possesso di un certo bagaglio tecnico, abbia pazienza non si scoraggi davanti a eventuali fallimenti iniziali. In ultima analisi è la strada più difficile, la meno veloce, però senza ombra di dubbio è anche quella che dà più soddisfazione, in poche parole, essa rispecchia in pieno lo spirito del radioamatore che dopotutto è uno sperimentatore.
Bisogna ricordare che molti decenni or sono non esistevano apparecchiature commerciali pronte all'uso, quindi il radioamatore per forza di cose doveva costruirsi tutto da solo.Una delle cose importanti del nostro "hobby" è che ancora oggi, in un epoca dove le industrie ci offrono apparati con elevata tecnologia, c'è la possibilità di creare qualcosa da sé.
Come premesso è impossibile esaurire l'argomento in oggetto nello spazio di una pagina, si potrebbero scrivere interi libri su come assemblare una stazione radio, l'importante è capire che potenzialmente esiste un ventaglio molto esteso di possibilità e di scelte.
Un'altra cosa non meno importante è che non basta avere la radio e l'antenna più costose per ritenersi radioamatore.
Essere radioamatore comporta anche un modo di essere, una certa idea della radio e della comunicazione, nonché una certa modestia nell'affacciarsi a questo meraviglioso mondo. (Vedi: "Etica e Modalità Operative")
S W L ( Short Wave Listener )
Short Wave Listener ovvero ascoltatore delle onde corte, o ancora più semplicemente anche stazione di ascolto.Sono molti i campi a cui un SWL può dedicarsi, ma noi tratteremo principalmente di chi si interessa dell’ascolto sulle gamme radiantistiche.
Le attività svolte dall’ SWL sulle bande radioamatoriali sono perfettamente uguali a quelle di un radioamatore (vedi: "cosa fanno i radioamatori") al punto che si può semplicemente dire che un SWL è un radioamatore che non trasmette.L’ SWL può richiedere un proprio nominativo di ascolto semplicemente con una domanda e non è necessario sostenere esami.
Può avere una sua cartolina QSL con il proprio nominativo e inviare rapporti di ascolto ai vari radioamatori ascoltati sulle gamme e ricevere a sua volta le QSL, ovviamente può partecipare a gare e avere diplomi al pari dei radioamatori.
Se iscritti all’A.R.I. usufruiscono degli stessi servizi e vengono iscritti all’A.R.I. Radio Club creato appositamente ed in funzione agli SWL.
In ogni caso il concetto che si vuole esprimere è che essere SWL non è un attività complementare al radioamatore o solamente un passaggio in attesa di licenza (può essere anche questo) ma soprattutto un modo di vivere la radio.
Inoltre per iniziare questo tipo di attività basta un semplice ricevitore adatto allo scopo, un’antenna anche molto semplice per esempio un spezzone di filo e si può già iniziare a fare ascolto.
Un SWL per eccellenza Giuseppe Zella, noto per le sue numerose pubblicazioni, ed una storica cartolina QSL con l'antenna che utilizzava all'inizio dell'attività.
Carta azimutale 50x70 cm realizzata da Giuseppe Zella nel 1980, sempre attuale, centrata sul nostro QTH. (clicca per ingrandire)
COME SI DIVENTA RADIOAMATORI
Il corso di preparazione all'esame

FREQUENZE RADIOAMATORIALI
Bande di frequenza e potenza massima consentita, assegnate al servizio di radioamatore in Italia.
Link utili :